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EVENTI 05-12-2019

Incontro pubblico: "Conviene ancora bruciare la legna? Usi, rischi, soluzioni, opportunità e alternative"

5 dicembre 2019, ore 17.00 Ex chiesa San Giulio via San Giulio, 198 Cassano Magnago (Va)

Giovedì 5 dicembre 2019 a partire dalle ore 17.00 presso l’ex chiesa San Giulio di Cassano Magnago (Va) si svolgerà un incontro pubblico dal titolo “CONVIENE ancora bruciare la LEGNA? Usi, rischi, soluzioni, opportunità e alternative”. Nel corso dell’incontro, patrocinato dalla Regione Lombardia e dal Comune di Cassano Magnago e realizzato in collaborazione con S.I.ECO. Srl, si affronterà con un approccio pratico il tema del riscaldamento a legna e pellet, valutando con l'aiuto di tecnici e di esperti i pro e i contro dell'utilizzo della biomassa legnosa. All’incontro, aperto alla cittadinanza, interverranno: Valter Francescato, Direttore tecnico di AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, il Sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno, Guido Lanzani dell’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, Gian Luca Gurrieri di Regione Lombardia, Antonio Cellina, dell’ufficio tecnico del Comune di Cassano Magnago e Nicoletta Bardelli, architetto libero professionista. 

 

In Italia, la legna rappresenta da sola il 34% di tutte le fonti rinnovabili (elettrica, termica, trasporti), seguita da energia idroelettrica (18%), pompe di calore (12%), fotovoltaico (9,5%), eolico (6,7%). Nel mondo e in Europa la percentuale di energia rinnovabile prodotta dal legno è ancora più alta. Ciò significa che dai boschi nasce una fonte di energia senza la quale combattere quella che viene chiamata “emergenza climatica” sarebbe impossibile.

Per contro, il riascaldamento a legna è messo sul banco degli imputati quando si affronta il tema della qualità dell'aria, in particolare nella pianura padana (chiusa su tre lati dalle montagne) dove il ristagno dell’aria rende più pressante il problema delle polveri sottili. È importante quindi mettere in atto una serie di interventi concreti per superare questa emergenza. Il punto fondamentale è la rottamazione dei vecchi apparecchi per sostituirli con quelli di nuova generazione. La tecnologia ha fatto enormi passi avanti e oggi i nuovi apparecchi abbattono le emissioni fino all’80% rispetto a quelli precedenti. Per fare un parallelo, è come sostituire un’auto Euro 0 con una Euro 6. La rottamazione gode degli incentivi del Conto termico, che coprono fino ad un  massimo del 65% della spesa. Altri fattori determinanti per abbattere le emissioni sono l’utilizzo di combustibile di qualità certificata, avvalersi di professionisti qualificati per l’installazione e la manutenzione, usare l’impianto in modo corretto e responsabile.

La Regione Lombardia è stata tra le prime regioni italiane (insieme alla Regione Lazio) ad  aderire al  “Protocollo d’intesa per la promozione di azioni e di iniziative finalizzate alla riduzione delle emissioni degli impianti termici alimentati a biomasse legnose“, sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e da AIEL (l’associazione che rappresenta la filiera legno-energia). L’intesa ha l’obiettivo di  ridurre del 70% entro il 2030 le emissioni di PM10 e benzo(a)pirene prodotte dal  riscaldamento da biomasse. Aderendo al Protocollo, la Regione Lombardia assume una serie di iniziative che rafforzano ulteriormente le attività previste anche nel Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell'Aria (PRIA) già in fase di attuazione: promuovendo  il corretto utilizzo delle biomasse legnose, in impianti efficienti e a basso impatto ambientale, è possibile limitare al massimo l’inquinamento atmosferico. Le politiche adottate in questi anni da Regione Lombardia hanno permesso di ridurre i valori del PM10 e dimostrano che si sta andando nella giusta direzione.

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