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LEGGI E NORME 02-12-2021

Video vademecum sul bando biomasse di Regione Emilia-Romagna

Regione Emilia-Romagna ha scelto AIEL come partner per presentare ai cittadini e agli operatori del settore (rivenditori, manutentori e installatori) i dettagli del proprio Bando per la sostituzione di impianti di riscaldamento civile a biomassa. L’evento si è tenuto ieri 1 dicembre, in diretta online sulla pagina Facebook e il canale Youtube dell’Associazione.

Questo bando nasce principalmente con una finalità ambientale, con l’obiettivo quindi di contribuire a ridurre le emissioni di PM10 dovute al riscaldamento domestico a legna e pellet in risposta alla condanna della Corte di Giustizia europea all’Italia per aver “sistematicamente e persistentemente” violato le norme sull'inquinamento atmosferico.

Per questo motivo l’introduzione al webinar è tenuto da Katia Raffaelli, del Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti fisici di Regione Emilia-Romagna, che ha fatto il punto sulle condizioni della qualità dell’aria sul territorio regionale. Il nuovo bando, inoltre, si inserisce in un contesto regionale che già norma l’utilizzo del riscaldamento domestico a legna e pellet; a questo argomento è stato dedicato il secondo intervento del webinar a cura di Cecilia Guaitoli, sempre del Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti fisici di Regione Emilia-Romagna, che ha illustrato, utilizzando infografiche e schemi, le regole d’uso dei generatori a legna e pellet nei diversi Comuni emiliano romagnoli.
[VIDEO] Guarda gli interventi di Katia Raffaelli e Cecilia Guaitoli

Un nodo centrale del bando regionale è anche l’accatastamento dei generatori, prerequisito fondamentale per poter accedere all’incentivo regionale di sostituzione; per questo motivo è stato invitato Valerio Negro di ART-ER che ha spiegato cos’è il Criter, il Catasto Regionale Impianti Termici, per quali generatori è obbligatorio l’accatastamento e le modalità operative collegate.
[VIDEO] Guarda l’intervento di Valerio Negro

Presupposto fondamentale per accedere al bando regionale è quello di aver ottenuto l’approvazione dell’iter per il riconoscimento dell’incentivo Conto Termico relativo al proprio intervento di sostituzione. Per questo motivo è stato invitato il Gse, nella persona di Alessandra Galatioto, con una relazione su questo sistema incentivante che è il motore nazionale del turn over tecnologico nel settore del riscaldamento domestico e dell’efficientamento energetico degli edifici.
[VIDEO] Guarda l’intervento di Alessandra Galatioto

Infine è giunto il momento della presentazione del bando regionale, a cura di Cristina Govoni, Marco Degli Esposti e Antonio Grosso di Regione Emilia-Romagna: quali interventi sono ammessi, come accedere, che documentazione è necessaria, come utilizzare il portale per presentare la domanda, ecc.
[VIDEO] Guarda l’intervento di Antonio Grosso e Marco Degli Esposti

Due ore e mezzo di diretta, più di 350 partecipanti, un acceso question time con più di 100 tra commenti e domande poste dagli utenti collegati che ha coinvolto tutti i relatori tecnici dell’evento, la cui registrazione che resterà disponibile sui canali social di AIEL (Facebook e Youtube) rappresenta sicuramente un ampio ed esaustivo vademecum sul bando regionale.

«Un bando così strutturato, che arriva a coprire il 100% delle spese dell’intervento di sostituzione premiando le 5 stelle, cioè l’eccellenza tecnologica disponibile sul mercato, - ricorda Valter Francescato, moderatore dell’evento - ha un’importante funzione nell’ottica non solo di ridurre le emissioni di polveri, ma anche di regolamentare un settore, quello del riscaldamento domestico a legna e pellet, che ancora troppo spesso è relegato al fai date. Ma i cittadini e anche gli operatori del settore devono assumersi l’onere della responsabilità di agire correttamente: scegliere di rottamare un vecchio generatore, sostituirlo con uno nuovo moderno e a basse emissioni e di installarlo e manutentarlo negli anni nel pieno rispetto delle normative vigenti. Il fine è migliorare la qualità dell’aria, che è un bene comune. Solo così questa forma di riscaldamento, efficiente, economica e rinnovabile, potrà continuare a rappresentare un’opportunità tecnologica all’altezza delle sfide ambientali e climatiche che come cittadini europei siamo chiamati ad affrontare».